SIHH 2018 - LE NOSTRE IMPRESSIONI A FREDDO

Un altro gennaio è quasi andato, un altro Salone dell'Alta Orologeria è arrivato, ha stupito come sempre (uno degli ossimori più piacevoli che abbia mai scritto, devo dire) ed è stato archiviato: ora, a mente fredda, ecco alcune impressioni circa un evento mai banale e mai sotto traccia.

La particolarità maggiormente degna di nota è sicuramente legata al 150° anniversario di una delle pochissime maison nate in un posto diverso dalla Svizzera, ovvero la tedesca IWC (solo di nascita, ovviamente le manifatture ed il savoir faire sono elvetici al 100%), che ha presentato un'intera collezione celebrativa.

Molti sono quindi i modelli in edizioni limitate, per la gioia dei collezionisti più appassionati, ma uno ha particolarmente attratto l'attenzione: il Pallweber, un tributo ad uno dei primi orologi da tasca della casa di Schaffausen, dotato di un design estremamente minimalista e l'indicazione di ore e minuti in formato digitale. Disponibile in 3 quadranti e materiali diversi (platino, oro rosa ed acciaio), monta un calibro dotato di una complicazione assolutamente non banale, a riprova di una manifattura tecnicamente di prim'ordine.

Jaeger-LeCoultre ha riportato in vita una collezione storica del brand, la Polaris, creando degli orologi sportivi, ma dal gusto spiccatamente vintage; la presenza, però, di alcuni accorgimenti tecnici e di design particolarmente azzeccati, la rendono molto appetibile ad un gusto anche giovane, ne è un esempio il cronografo con indicazione delle ore del mondo, per i viaggiatori più incalliti.

Baume et Mercier, oltre a continuare nel solco tracciato durante l'ultimo biennio, rinforzandosi con successo in una fascia prezzo molto appetibile, creando orologi automatici intorno ai 1000 €, ha presentato l'ultima collaborazione in ordine di tempo con il mondo dei motori, sempre prolifica fonte di ispirazione per gli orologiai. Questa è stata la volta delle iconiche motociclette Indian, dalla cui unione è nata una collezione sportiva e solida, certamente in grado di farsi notare.

Interessante è stato anche il fuori salone, con l'esposizione a bordo di un'imbarcazione targata TAG Heuer, scenicamente molto d'impatto, del nuovo Monaco con i colori storici della Gulf e del nuovo Modular, il primo smartwatch di una casa Svizzera, in misure più ridotte e portabili.

 

Insomma, nell'attesa di Basilea fra un paio di mesi, Ginevra di certo non ha deluso le aspettative.

INDIETRO
CATEGORIE
Real Time Web Analytics